Nasce come laboratorio artigianale di idee e ha come proposito di accogliere e motivare artisti da tutte le latitudini a condividere le proprie produzioni.
Nasce come laboratorio artigianale di idee e ha come proposito di accogliere e motivare artisti da tutte le latitudini a condividere le proprie produzioni.
Dal 30 Ottobre al 20 Dicembre 2025
Opening Giovedì 30 Ottobre 19:00-22:00
Lunedi - Sabato 10:30 - 13:00 e 17:00 - 21:00
(ingresso gratuito)
Fin dai tempi della sua comparsa il Labirinto, spazio geometrico che traccia orditi indecifrabili, ha sempre rappresentato una grande carica simbolica.
La parola evoca leggende, mitologia, gioco antico, giardino perfetto, tradimenti e pericoli, sacralità e intimità.
Gorgo architettonico nel quale perdi orientamento e direzione, rende tangibile qualsiasi sfida umana che si traduce in intuito, memoria e ragionamento.
Nel tempo il labirinto ha trasformato il suo significato magico per divenire moderna metafora di situazione buia e intricata e del bisogno di luce e stabilità.
Attraverso la simbologia legata al labirinto, l’esposizione racconta la sua ambivalenza e il senso di trasformazione che porta con sé.
Nelle opere esposte il labirinto è sì angoscia e confusione interiore quando pare non esserci alcuna via d’uscita ma anche luogo mentale salvifico e di speranza.
Nella tela “Fuggire sì ma dove” una confusione solitaria spinge l’individuo ad una fuga immobile, e racconta quella difficoltà di scegliere che ti paralizza; l’opera “È stato bello”, al contrario, rivela che perdersi può essere liberatorio e portare ad una luce inaspettata verso nuove direzioni.
È la luce che indica la via d’uscita.
Nelle lampade la Luce non si lascia ingabbiare, resiste, combatte e si infila nell’intricato cunicolo come filo sottile o si fa essa stessa intreccio e contemporaneamente tesse e dipana, avviluppa e scioglie, facendosi guida per distinguere, tra migliaia di cammini sbagliati, il viaggio giusto verso la rinascita.
Eugenia Atzeni
25-28 Settembre 2025
TUTTE LE COSE HANNO UNA VITA
Alessandro Chessa, Leonardo Chessa e Piergiorgio Mulas
Le cose vivono insieme a noi, ricordano, sognano.
Anche se sono ormai dei rottami o degli scarti, possiamo farci raccontare le loro storie,
i loro ricordi, la loro visione del mondo.
Informazioni sul progetto: www.splanc3.org
"Tutte le cose hanno una vita": il nuovo futurismo low-profile - QE᛫magazine